Valle d'Itria

Sui passi dei massari e dei pastori della Murgia dei Trulli

  • 27/03/2014
  • Maria Teresa Acquaviva
  • Hiking
  • 0

Lontane dai centri urbani ecco che le masserie si scorgono in lontananza su alti poggi dominanti o appaiono dopo lungi e sinuosi tratturi che attraversano boschi.

L'itinerario di visita alle masseria della Murgia dei Trulli può attrarre molto il popolo degli eco-turisti che rifuggono dalle affollate e rumorose mete per scoprire percorsi alternativi.  Risulta difficile classificarle per modelli poiché esse presentano disposizioni varie, dovute anche all'ampliamento delle strutture architettoniche nel tempo. Una tradizionale suddivisione per tipologie distingue soprattutto le masserie a corte da quelle a sviluppo lineare, ma tale distinzione spesso è stata mutata nel tempo da trasformazioni e superfetazioni edilizie. Una visita alle masserie consente di godere prima di tutto di una natura intorno lussureggiante, poiché le aziende conservano molti ettari di bosco tipico della Murgia, con querce secolari e macchia mediterranea.

Molte masserie attive hanno allevamenti misti.  Il fiero cavallo delle Murge, l'imponente asino martinese, i  bovini perlopiù di razza Bruna e Frisona, e in qualche azienda  anche alcuni esemplari di buoi podolici pugliesi, allevamenti  suini e caprini, questi ultimi spesso dimorano ancora in antichi e  caratteristici iazzi costituiti, qui sulla Murgia pietrosa, da una  disposizione di trulli di dimensioni ridotte, che formano un  recinto su un terreno scosceso e roccioso. Si possono ammirare  le case padronali, spesso eleganti dimore rurali con annessa  chiesa, alcune anche con interessanti dipinti a tempera sulle  pareti interne. Tutti i trulli destinati ai servizi, stalle, pagliai e casolari sono spesso, nelle masserie abbandonate o ancora funzionanti come tali, un'autentica fotografia del passato, perché rimasti intatti.

Gli agriturismi e i B&B sorti nelle masserie hanno senza dubbio contribuito a conservare tale patrimonio storico e architettonico, tuttavia essi non conservano l'anima di quei luoghi, l'essenza che si coglie solo nelle masserie ancora attive, dove c'è il massaro con la moglie che continuano imperterriti un lavoro faticoso e poco redditizio e grazie ai quali è possibile ancora vedere gli spiazzi e le aie popolati da animali di differenti razze. E se si è fortunati prima di andare via è possibile acquistare uova, formaggi freschi e stagionati e latte.

Durata: 3 ore circa.
Abbigliamento: scarpe comode,  d'estate  vestirsi "a cipolla".
Su richiesta è possibile abbinare una degustazione finale di prodotti locali.
Per prenotare scrivere a info@passaturi.it o telefonare al n.320.5753268.

 



Leave a comment

  Send


PLEASE NOTE: your comment will first be moderated and if deemed appropriate published