Un viaggio da nord a sud della Puglia alla scoperta delle tante tipologie di trulli sparse nelle campagne, con forme e funzioni differenti.
Lo studio della superficie geografica pugliese ha comportato la constatazione di un diffuso numero di trulli che sorgono isolati o a piccoli gruppi nelle campagne, perlopiù monocellulari e connessi alle attività agricole e pastorali. Se ne trovano nel Gargano, nel Tavoliere (la più vasta pianura dell'Italia peninsulare che si trova nel Nord della Puglia), nell'Alta e Bassa Murgia, nella provincia di Taranto e nel Salento. Essi nei vari ambiti geografici assumono diverse forme, sebbene forti similitudini siano riscontrabili in zone anche distanti.
Da una forma primaria a capanna ogivale si passa a costruzioni tronco-piramidali con le basi molto scarpate. Quest'ultima tipologia, quasi sempre monocellulari, spesso ha un tetto a terrazzo che veniva utilizzato come una piccola aia, dove per esempio si esiccavano i pomodori, i fichi da confezionare e mangiarli in inverno. Dalla consecutiva sovrapposizione di tronchi di cono, con costante o differente altezza e da una consecutiva sovrapposizione di tronchi di piramide di ampiezza decrescente verso la sommità, si sono ottenuti altri due modelli che a volte si presentano a più ambienti. Altre costruzioni in pietra, soprattutto quelle costruite su estese proprietà terriere, presentano una base perimetrata da continui e irregolari ammassi di pietre che ispessiscono molto lo spazio d'entrata formando un profondo vestibolo. In questi casi si riconoscono i continui accumuli di materiale litico prodotto dal lavoro agricolo (con lo stesso procedimento si costituivano le specchie agricole). Basi tronco-coniche o tronco-piramidali possono essere coperte anche da rudimentali coni.
I tetti, ai quali si accede tramite scalette esterne ricavate nello spessore dei muri, quando non sono lastricati o a cono, ma bombati, hanno coperture "a cumulo" costituite da pietrisco e terra su cui cresce un rivestimento erboso. Tranne le costruzioni in pietra terrazzate, gli altri modelli descritti all'interno mostrano la grezza volta a tholos. I fornici di ingresso quasi sempre sono ad architrave, a volte ad arco o a bilite con due monoblocchi appoggiati l'un l'altro a formare un triangolo; questa variante presenta anche una pietra interposta a mo' di chiave d'arco. Le piccole aperture sussidiarie di aerazione generalmente sovrastano le entrate e nei modelli a più gradoni possono trovarsi su quello in cima.