Valle d'Itria

Il Parco Archeologico di Egnazia

  • 26/01/2018
  • Maria Teresa Acquaviva
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La visita al Parco Archeologico di Egnazia, lungo il litorale adriatico è un viaggio lungo trenta secoli di storia,  raccontati dalle vestigia monumentali del Parco e dai reperti esposti nel Museo Archeologico.  

Il noto umanista salentino Antonio de Ferraris, detto il Galateo, definì Egnazia città "messapica sed peucetica".  La città, infatti,  fu un'autentica cerniera fra le due aree geografiche della Peucezia e della Messapia.  L'acropoli  affaccia sul mare e sorge su un piccolo rilievo calcareo,  formato dai resti della plurimillenaria frequentazione umana.  Tanti i resti monumentali nella città bassa: la Via Traiana che attraversando la città era il più importante asse viario urbano, la grande basilica civile, il portico che delimitava l'antica agorà,  alcuni templi, il foro, l'anfiteatro, l'imponente basilica episcopale e la basilica paleocristiana.  Tombe a fossa, a camera e a semicamera. Tra le tombe a camera forse da febbraio riaprirà al pubblico la meravigliosa Tomba delle Melegrane, una delle testimonianze più notevoli della necropoli occidentale di Egnazia, il cui nome deriva dai frutti dipinti sulle pareti della tomba.  Il Museo, infine, arricchisce la visita con una ricchissima esposizione di reperti e resti monumentali provenienti da molti altri siti.

Durata: 3 ore circa.
Su prenotazione è possibile prenotare una degustazione finale di prodotti locali.
Per prenotare scrivere a info@passaturi.it o telefonare al n. 3205753268



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