Valle d'Itria

A San Martino un buon cammino fa scendere il buon vino

  • 01/11/2015
  • Maria Teresa Acquaviva
  • 0

Percorso di arte, tradizione ed enogastronomia

Siete invitati domenica 8 novembre da Passaturi.it  all'itinerario di visita pomeridiano nella bella città vecchia di Martina Franca, in un clima domenicale già prefestivo che annunzia i  solenni festeggiamenti del Santo Patrono Martino di Tours con la tradizionale festa cittadina dal titolo  San Martino delle sementi, che cade l'11 novembre. Il cammino sarà articolato da visite ai monumenti e luoghi che, per storia o per tradizione, sono legati al Santo. Aneddoti e storie popolari su Martino e Comasia, quest'ultima santa compatrona, arricchiranno l'itinerario. Sono i giorni dell'estate di San Martino e se le temperature non dovessero risultare poi così elevate c'è sempre la certezza di poter godere di una giornata con il  vino novello e i buonissimi piatti della cucina locale da gustare durante il pranzo che precederà la visita guidata.

Info
Luogo di incontro: alle ore 13.15 in Viale Stazione a Martina Franca (davanti ai cancelli di entrata alle FSE),  per raggiungere insieme, automuniti, il Casale "Al Melograno" dove è previsto il pranzo, nella bella campagna martinese.
La puntualità è gradita nel rispetto di tutti.
Menù: focaccia pugliese, calzone di cipolla, focaccia ripiena, bruschetta con zucchine e melanzane, formaggi locali e capocollo, involtini di melanzane, frittata di zucchine, zuppa di verdura con polpettine di pane e speck, castagne e mele cotogne al vino rosso e digestivi rosoli alle erbe prodotti in casa. Si prega di comunicare in anticipo intolleranze differenti stili alimentari. Costo a persona (pranzo + visita guidata) 20,00 euro. I bambini da 6 a 10 anni pagano 10.00 euro.
La prenotazione è obbligatoria al n.3205753268 entro, e non oltre, le ore 12.00 di sabato 7 novembre. Non si accettano prenotazioni via email e con sms. Posti limitati
 

La visita guidata
La festività autunnale di San Martino delle sementi a Martina Franca è la più antica delle tre. Le altre due, istituite dopo,  ricorrono il 17 marzo con San Martino del sacco e il 4 luglio con San Martino dell'aia. L'11 novembre san Martino di Tours viene celebrato in tutto il mondo perché ricorre l'anniversario (precisamente il 9 novembre) della sua morte a Candes in Francia nel 397. La devozione martiniana a Martina Franca è antica come la città, perché già nel XIII secolo esisteva un castrum Martinae nel luogo dell'odierno rione Montedoro. Nel XIV secolo gli angioini fondarono il casale di Martina, dando il patronato del luogo al Santo già, evidentemente, eletto Patrono dalle  genti venute a popolare il nuovo centro demico, provenienti perlopiù dal sud della Puglia. Sempre nel XIV secolo l'Università (l'amministrazione cittadina) provvide a edificare il primo tempio martiniano in stile romanico-gotico. Dal 1609 l'11 novembre si tiene una fiera a Martina, istituita dal duca  Giambattista Caracciolo, che anticamente durava 8 giorni. La fiera è stata per secoli la più importante della Murgia dei Trulli   per la vendita del bestiame.

Il nostro cammino inizia dall'Arco di Santo Stefano  sul cui fastigio domina la figura del Santo nella sua veste di  cavaliere  in ricordo del miracolo con cui egli  salvò la città dall'assedio del 1529. L'episodio pare sia avvenuto nell'area ora denominata Largo Cappelletti dove, la tradizione vuole, il Santo apparve col suo esercito celeste mettendo in fuga gli assedianti. Largo Cappelletti fa parte del più esteso Rione Montedoro, l'area su cui sorgeva nel XIII secolo il villaggio fortificato (Castrum Martinae). Da qui non è distante l'insigne tempio a Lui dedicato, la Basilica settecentesca, ex Collegiata, in cui per la festa patronale è esposto ai fedeli il tesoro della Collegiata, dove spiccano in maniera rilevante le due statue argentee di san Martino vescovo e della compatrona Santa Comasia martire. opere settecentesche del mastro argentiere napoletano Andrea De Blasio. Sempre nella basilica si conserva sull'altare centrale la bella statua lapidea policromata di San Martino scolpita da Stefano da Putignano nei primi decenni del XVI secolo e, dunque, proveniente dalla precedente chiesa. Ovviamente rientra nell'itinerario la visita alle sale nobili del Palazzo Ducale (dell'Arcadia, del Mito e della Bibbia), compresa la  piccola e graziosa cappella palatina dove su una parete è dipinta l'immagine di san Martino in abiti episcopali che reca nella mano un grappolo d'uva e spighe di grano, simbolo di prosperità agricola.

Tante le storie su Martino e Comasia, trasmesse oralmente di padre in figlio.  A Martina il santo di Tours è protettore dei sarti e dei cappottari e, si sa, la città vanta un'eccellente tradizione in questo settore, che certamente nell'ultimo decennio ha risentito della crisi. Che dire sulla storia di San Martino e Santa Comasia fratello e sorella o addirittura marito e moglie.  Da non dimenticare il suo patronato sui cornuti. Tutto questo e altro vi racconteremo.



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