Un albero della Pace e un labirinto verde intorno disegnato con piante di lavanda. Un cammino simbolico che invita a riflessioni profonde da compiere in un giardino delle meraviglie, il Conservatorio Botanico "I Giardini di Pomona" nel cuore della Valle d'Itria.
Voglio raccontarvi questa bella esperienza che ho vissuto in un meraviglioso luogo della Valle d'Itria, la terra in cui vivo. Per farlo è necessario però ricordare un espisodio storico molto drammatico. Il 9 agosto del 1945 un bombardiere Usa con il suo carico di morte, una bomba atomica, distrusse Nagasaki in Giappone, trasformando quei luoghi in inferno. Di quella devastazione tutti abbiamo coscienza avendo visto dei filmati in TV.
Seppur malridotto fu trovato vivo un albero di cachi della varietà Tongo. Il botanico che salvò l’albero, Masayuki Ebinuma, lo curò e lo allevò nel proprio giardino fino a quando la pianta tornò a essere rigogliosa e a generare di nuovo frutti. Così egli decise di donare i semi di quella pianta ai bambini di Nagasaki nominandoli Coltivatori di Pace. Cinquant’anni dopo nel 1995 nacque il progetto dell’albero del Cachi “Revive time” con cui gli alberi tutti figli di quel Cachi sopravvissuto cominciarono il loro viaggio di Pace in tutto il mondo.
Una pianta è giunta anche in Valle d’Itria, nel Conservatorio Botanico dei “Giardini di Pomona”, dove fondatore e curatore è Paolo Belloni che ha creato intorno al Cachi di Nagasaki uno spazio di indubbio valore sacro.
I Giardini di Pomona meritano una visita a prescindere dall’albero di Cachi, ma certamente questa storia rende più emozionante l’esperienza. In un campo ampio Paolo Belloni ha piantato l’alberello e intorno con delle piante di lavanda ha disegnato un labirinto che ripete il modello del labirinto della Cattedrale di Chartres, noto come “Il cammino di Gerusalemme” perché rappresenta il pellegrinaggio dell’anima verso il Sacro.
Così nei Giardini di Pomona per vedere da vicino il Cachi di Nagasaki bisogna percorrere circa 400 metri nel labirinto, in silenzio e, per chi ci riesce, meditando sul significato di quel breve viaggio. Noi eravamo in gruppo e alla fine del percorso ci siamo disposti in cerchio intorno al Cachi. Personalmente in quel momento ho dedicato un pensiero sentito alle vittime di Hiroshima e Nagasaki e a tutte le assurde guerre.
Paolo Belloni ci ha spiegato che il cammino verso il Cachi della Pace è tortuoso perché tortuosa è la via che porta alla Pace, ma non impossibile.
Vi consiglio di vivere l’esperienza.
Per visitare i Giardini di Pomona bisogna prenotare.
www.giardinidipomona.it
(Le prime due foto sono estratte da un video della pagina Facebook "Giardini di Pomona", di cui una è la foto di copertina dell'articolo).