Nella chiesa di sant'Antonio da Padova a Martina Franca si conserva l'immagine affrescata del Santo più antica dell'intero patrimonio pittorico martinese.
I frati Osservanti, un delle tre grandi famiglie autonome del primo Ordine di San Francesco d'Assisi, si insediarono a Martina Franca alla fine del XV secolo in una località donata dalla comunità martinese e allora nota come Santo Stefano, perchè lì, si ipotizza, sorgeva un'antica chiesetta dedicata al protomartire, appena fuori le mura a sud-ovest della città. La comunità di frati, ben accolta dai martinesi, ivi eresse la chiesa e il romitorio dedicato a Santa Maria delle Grazie. Per il loro sostentamento furono importanti le dotazioni di alcuni devoti con le quali i frati riuscirono a costituire un piccolo patrimonio. Nel 1497 il Papa Alessandro VI concesse ai martinesi il permesso di poter edificare per i frati Osservanti un Convento, sempre dedicato a Santa Maria delle Grazie.
Tra il 1594 e il 1599, con l'autorizzazione di papa Clemente VIII, i frati Osservanti donarono il convento ai frati Minori Riformati (sempre francescani) che vi rimasero fino al 31 dicembre del 1866, data della soppressione degli Ordini religiosi.
Nei secoli la chiesa, che nel XIX secolo fu intitolata a sant'Antonio da Padova, subì rimaneggiamenti e aggiunte architettoniche. Con i restauri del 1971 riemersero, sulle pareti di alcuni altari della navata destra, numerosi frammenti di cicli pittorici appartenenti alla primitiva chiesa dei Riformati, databili lungo l'arco del XV secolo, affreschi eseguiti con la tecnica della sinopia preparatoria. Il più antico è il frammento di affresco tardo-romanico che riguarda le Storie di San Lorenzo, dove sono leggibili il martirio del Santo disteso sulla graticola. Frammenti di affreschi gotici sono quelli con le Storie di S. Caterina d'Alessandria e le immagini di San Francesco e di San Biagio. L'immagine di san Francesco, in particolare, che si trova sullo sguancio sinistro della prima cappella nella navata destra, costituisce la più antica raffigurazione di San Francesco dell'intero patrimonio pittorico martinese.
Bisognerà aspettare, infatti, il 1589 per vedere riapparire l'immagine di san Francesco a Martina Franca in un dipinto opera del pittore Donato Antonio D'Orlando, che dipinse la tela dell'Assunzione per la chiesa di Sant'Antonio ai Cappuccini inserendo san Francesco in adorazione.
Tornando nella chiesa di Sant'Antonio da Padova, sempre l'affresco di San Francesco d'Assisi è databile, dunque, alla seconda metà del XV secolo ed è di autore ignoto. Il Santo è vestito con un povero saio in atteggiamento estatico, mentre rivolge le stimmate impresse sulle mani al cielo.
Nella chiesa di Sant'Antonio da Padova si possono anche ammirare le statue litiche di San Francesco d'Assisi, forse risalente al XIX o XX secolo e di Sant'Antonio da Padova, firmata quest'ultima da Stefano da Putignano, tra i massimi scultori del Rinascimento pugliese che lavorò tanto anche in Basilicata.
Per saperne di più
D. Blasi e N. Marturano, Iconografia Francescana a Martina Franca - Gruppo Umanesimo della Pietra, Martina Franca 1983
G. Liuzzi, I frati conventuali a Martina Franca e la Confraternita di sant'Antonio da Padova, Martina Franca 1996.