Il significato del termine trullo in riferimento a un contesto agricolo esprime sempre il concetto di rotondità, di circolarità. Circolare è infatti la cupola dei trulli, come circolare è la concezione del tempo contadino scandito dalla ciclicità delle stagioni lavorative. La valenza linguistica e simbolica è ben espressa dal significato del termine greco-bizantino trullos, che vuol dire cupola e strutturalmente definisce sempre uno spazio circolare. La cristianità attribuì al termine latino trullus il significato di cappella con cupola, ritenendo sacro tutto ciò che riproduceva la figura geometrica del cerchio, inteso come spazio protettivo e propiziatorio.
Trullano fu chiamato nel 692 a Costantinopoli un Concilio che si tenne in una sala a cupola del Palazzo imperiale. A Bari esiste la Trulla, ex battistero a immersione con cupola emisferica annesso alla Cattedrale. A Roma c'era la Piazza del Trullo, oggi Piazza del Popolo. Nel Medioevo la grandiosa sala circolare con volta a cupola del Tempio di Mercurio nei Campi Flegrei era chiamata Truglio. A Taranto c'era il Vico del Trullo. Dal termine dialettale truddo, usato nel Salento, deriva l'italiano trullo, il che testimonia una diretta traduzione dal greco senza passare dal latino, forse perché intraducibile per i latini, come tanti termini agricoli.
In una pergamena del X secolo si legge invece il termine casella, da cui deriva in dialetto casedda, utilizzato nella Murgia dei Trulli, termine riferito ai trulli edificati soprattutto dall'Ottocento in poi, quando furono resi funzionali a esigenze abitative.