Una Terra sacra, nota anche come Valle dei Trulli il cui paesaggio è disegnato da chilometri di muretti a secco che recintano vigneti, orti e frutteti.
A metà strada tra i mari Ionio e Adriatico nel cuore della Murgia dei Trulli si trova l'incantevole Valle d'Itria, un'estesa depressione di origine carsica che presenta un territorio debolmente ondulato e a tratti pianeggiante. Come balconi naturali, tre città d'arte affacciano sul luogo, Martina Franca, Cisternino e Locorotondo, mentre i territori di Ostuni e Ceglie Messapica ne comprendono alcuni tratti.
Il toponimo "Itria" è da mettere in relazione con l'antico culto della Vergine Odegitria qui portato nel Medioevo dai monaci basiliani che ne venerarono l'immagine in una chiesa rupestre, nel fondo di una piccola dolina. Su quel sito sorse nel XVI secolo il complesso conventuale dei frati Cappuccini dove, nella nuova chiesa, fu traslata l'icona sacra dalla grotta quando già la Vergine era nota in tutto il comprensorio col nome di Santa Maria d'Itria. Il paesaggio della Valle è caratterizzato da chilometri di muretti a secco, che delimitano le proprietà, e da migliaia di casedde, le tipiche architetture che in loco rappresentano una evoluzione rispetto all'arcaico trullo ricovero pastorale e agricolo, diffuso su Tutta la Murgia.
Le casedde furono le dimore dei contadini che nella Valle vissero in forme stanziali dall'Ottocento in poi praticando la vitivinicoltura. I vitigni coltivati furono la Verdeca e il Bianco d'Alessano, che, con le migliaia di casedde e con gli annessi palmenti differenziarono un territorio fino ad allora essenzialmente a vocazione cerealicolo-pastorale. La pratica vitivinicola nel tempo è stata migliorata passando dalle produzioni familiari alle grosse produzioni delle Cantine che esportano nel mondo i pregiati vini Doc del luogo, coltivando anche altri vitigni.
Il popolamento stanziale in Valle d'Itria non ha conosciuto interruzioni, si è solo differenziato negli ultimi decenni del Novecento; ora i contadini sono agricoltori organizzati, la campagna è diventata dimora fissa per residenti locali e per un rilevante numero di forestieri che, ammaliati dal paesaggio, hanno scelto di vivere nei trulli. A loro si aggiunge un considerevole numero di turisti che, in tutte le stagioni, giunge attratto dalle bellezze naturali e storiche che il luogo possiede. Un ricco calendario di eventi culturali arricchisce l'offerta turistica con festival, mostre, sagre enogastronomiche, feste religiose e rievocazioni storiche. Non mancano fiere e mercatini di prodotti tipici.