Un cammino dedicato alla vitivinicoltura in Valle d'Itria, domenica 20 novembre con Passaturi.it. Non è più tempo di vendemmia ma nelle campagne sulle viti si scorgono alcuni grappoli d'uva lasciati a maturare per essere mangiati in autunno inoltrato, dal sapore molto dolce. Il paesaggio è già quello autunnale e le viti ravvivano i campi con le policromie dei pampini, con graduazioni dal giallo al rosso fino al marrone. La camminata è dedicata alla vite, alla sua coltivazione associata alla diffusione delle casedde e dei palmenti, una sorta di economia di sussistenza per molte famiglie locali che nell'Ottocento popolarono stanzialmente la campagna, vivendo in trulli sparsi o in agglomerati qui denominati Contrade. L'itinerario si snoda nella campagna di Cisternino al confine con il territorio di Ostuni, attraversando le antiche Contrade rurali di Panza, Specchia e Acquarossa. Lungo il percorso si visitano palmenti all'aperto, tipici delle contrade perché servizi di comune uso, il palmento delle "casedde della morte" e un raro palmento rupestre. In tutti si conservano intatti tutti gli ambienti lavorativi.
L'itinerario riserva effetti prospettici vari: scenari con ampie vedute si alternano a brevi squarci che si aprono e chiudono fra alberi, cespugli, prati e vigneti con mutevole rapidità tra un declivio e l'altro. In Contrada Specchia si può visitare un'area di interesse archeologico, fatto testimoniato dagli interminabili reperimenti in superficie di cocci ceramici che riaffiorano con le periodiche arature nei seminativi. Qui sorge anche una monumentale specchia che, per la dimensione, fa supporre una sua origine diversa da quelle sative; essa è piuttosto associabile all'ambito di altri monumenti pugliesi collocabili in epoche più remote per funzione e forma. Dopo un reticolo di tratturi, attraversando vigneti, si percorre un tratto boschivo per giungere su un balcone naturale a strapiombo sulla Piana degli Ulivi, dove il panorama è mozzafiato su una distesa sterminata di ulivi secolari, masserie e, oltre , il mare Adriatico.
Alla fine della camminata, nella popolosa Contrada Casalini, in una caratteristica Braceria sarà possibile rifocillarsi con un pranzo a base di ricco e tradizionale antipasto, un gustoso primo domenicale, pane, acqua e vino e dolcetti.