Valle d'Itria

Viaggio nel tempo alla corte di Raimondello Orsini del Balzo

  • 17/04/2016
  • Maria Teresa Acquaviva
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Il tour che Passaturi.it propone lunedì 25 aprile è molto affascinate, un viaggio nell'arte tardo-gotica pugliese del Salento, al cospetto del Principe  Raimondello Orsini del Balzo e della sua sposa Maria d'Enghien, alla cui corte maturarono molte esperienze culturali, culminate in ambito artistico in alcuni monumenti d'interesse internazionale. Primo fra tutti la Basilica di Santa Caterina di Alessandria a Galatina, fatta edificare dal principe Raimondello alla fine del Trecento e terminata dal figlio Giovanni Antonio, entrambi sepolti nella chiesa. All'eclettismo dell'Orsini  si deve, sul monumento,   il compromesso fra arte romanica e arte gotico-francescana a cui si aggiunge una decorazione spiccatamente bizantina. Lo stupore soprattutto si vive all'interno della chiesa, con le pareti completamente affrescate nella prima metà del Quattrocento. Un tripudio di colori vivaci avvolge i visitatori con  cicli di affreschi nella navata centrale, la Genesi, I Sacramenti della Chiesa, Le Vite di Cristo, di Maria e di Santa Caterina, l'Apocalisse e poi Santi, Madonne,  Angeli Musicanti e tanti stemmi araldici. La chiesa proiettò Galatina in una temperie culturale nazionale segnando il passaggio dal culto greco-bizantino al culto latino-occidentale, fatto che testimonia anche il forte legame degli Orsini del Balzo con il Papato.

Altra tappa di Galatina  sarà  la piccola cappella di San Paolo, luogo di riti legati al morso della taranta. Qui si recavano il 29 e 30 giugno i tarantati, perlopiù donne, ossia coloro che erano stati morsi dalla tarantola, per abbeverarsi al pozzo di san Paolo, santo che per tradizione guarisce dai morsi e dalle punture di animali velenosi. Una grande folla si riuniva intorno ai "tarantolati" che esorcizzavano il veleno abbandonandosi a un ballo sfrenato, accompagnato da ritmi popolari di improvvisate orchestrine di amici e parenti. E' un rito di origine magica, di intenso pathos che coinvolgeva protagonisti e pubblico in una forma di isteria collettiva. L'evento si rinnova ogni anno con la festa dei Santi Patroni,  anche se la ritualità oggi ha assunto più un carattere folcloristico e turistico.

A pochissima distanza visiteremo Soleto, entrando ufficialmente nelle Grecìa salentina, ossia nell'area geografica pugliese ellenofona, dove ammireremo altri due importanti monumenti orsiniani: la Guglia trecentesca, monumento nazionale,   finemente decorata, che svetta su tutta la città, a cui sono legate alcune leggende prime fra tutte quella di un mago che la edificò in una notte con l'aiuto di demoni. Non distante nella città vecchia visiteremo un gioiello medievale, la chiesa di Santo Stefano, anche'essa completamente affrescata con cicli eseguiti tra il '300 e il '400,  in tre diverse fasi e con distinti linguaggi pittorici.

Il pomeriggio sarà dedicato alla capitale del barocco pugliese, Lecce,  sulla via del rientro. Dopo il pieno d'arte della mattina, a Lecce andremo a gustare il famoso pasticciotto, tipico dolce di pasta frolla ripieno di crema pasticciera. In un clima più di relax naturalmente, passeggeremo  per le vie del centro storico, respirando inevitabilmente atmosfere artistiche.

Info
Appuntamento
a Galatina alle ore 9.30 davanti alla Basilica di Santa Caterina di Alessandria, piazzetta Orsini (si consiglia di parcheggiare in Piazza Toma, nelle vicinanze).
La puntualità è gradita per rispetto di tutti.
Contributo di partecipazione a persona di 7 Euro comprensivo del biglietto al Museo della Basilica.
I bambini fino a 10 anni non pagano.
Si consumerà in un parco comunale una colazione a sacco che ognuno provvederà a portarsi.
La prenotazione è obbligatoria al numero 3205753268 entro, e non oltre, le ore 12.00 di domenica 24 aprile.
Visita guidata a cura di Passaturi.it  



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