Valle d'Itria

Teatro in masseria con lo spettacolo

  • 19/09/2015
  • Maria Teresa Acquaviva
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Liberamente tratto da "All that fall" di Samuel Beckett

Passautir.it Vi invita a trascorrere una domenica autunnale nella splendida cornice paesaggistica del bio-agriturismo La Casa degli Uccellini, immerso nei boschi della Murgia dei Trulli a 500 metri di altitudine. Nei colori  e nell'atmosfera della natura autunnale l'Associazione Il Teatro dell'Altopiano rappresenterà lo spettacolo dal titolo "L'Ultimo Atto" scritto e diretto da Carlo Formigoni che è anche il protagonista maschile, signor Rooney, affiancato dall'attrice Angelica Schiavone nei panni della moglie, signora Rooney, e da Giovanni Calella che interpreta due personaggi, Tyler e Barrel. Si visiterà anche l'azienda bioagrituristica di cui si degusteranno a pranzo i prodotti coltivati.

Info Accoglienza ore 12.30 a La Casa degli Uccellini.
La puntualità è gradita nel rispetto di tutti.
Come arrivare: coordinate  GPS 40.702724 , 17.241013.
Si consiglia di vestirsi a cipolla, il luogo è a 500 metri di altitudine.
Ore 13.30 pranzo-buffet di prodotti dell'azienda.
Vi preghiamo di segnalare eventuali intolleranze o particolari abitudini alimentari.
Ore 16.00 spettacolo teatrale a cura dell'Associazione "Il Teatro dell'Altopiano".
Contributo 15 euro a persona.  
Lo spettacolo non è consigliato a un pubblico di eta inferiore ai 12 anni.
Posti limitati.
La prenotazione è obbligatoria entro, e non oltre, le ore 12.00 di sabato 3 ottobre, al numero 3205753268.

A proposito de "L'Ultimo Atto" "L'Ultimo Atto" è uno spettacolo teatrale scritto dal regista Carlo Formigoni tratto dal dramma radiofonico "All that fall" di Samuel Bechett del 1956. Un dramma che esprime una lunga sofferenza dell'autore seguita alla morte nel 1954 del fratello Frank per una malattia, uomo molto credente e di indubbia moralità. Da qui nasce una lotta dell'autore con Dio, un'odio che lo porta a dubitarne dell'esistenza. Una sofferenza da cui nasceranno le sue opere tra cui il dramma  All that fall, incentrato sulle vicende di un uomo che la malattia e la ordinaria quotidianità hanno trasformato in un cinico che un giorno decide di  commettere un delitto,  sprezzante verso qualsiasi giudizio   morale e divino.  Per ovvi motivi nel 1961 la Chiesa Cattolica censurò l'opera. L'originalità della rappresentazione del dramma radiofonico consisté nella produzione di suoni dal vivo. Nulla di registrato, ma rumoristi che con le loro voci accompagnavano gli attori. Si diede risalto al potere evocativo delle voci, particolare che perse di consistenza quando il dramma fu rappresentato in teatro.

Dopo mezzo secolo circa Carlo Formigoni ne rielabora il testo e colloca la scena, per tutto il tempo, in una baracca di burattini, dove gli attori si vedono a mezzo busto, come in uno schermo televisivo, con lo sguardo degli spettatori concentrato su quel cubo. Nell'Ultimo Atto la signora Rooney, vecchia e malandata, attende alla stazione il marito, il signor Rooney, cieco e derelitto. Il treno ritarda per una sosta dovuta proprio a un delitto compito dal protagonista. Quando egli raggiunge la moglie discorre tranquillamente del tempo, dell'economia familiare e del desiderio di coricarsi e dormire a oltranza, estraneo al delitto appena commesso.  Ma alcune sue frasi,  da cui trapela il suo rancore verso Dio, gli uomini e, ancor più inquietante, verso i bambini,  danno indizi agli spettatori sull'orrore che sarà svelato. In questa rappresentazione sono gli stessi attori a turno, con uno solo che rimane in scena,  a produrre i rumori con le proprie voci:  il treno che arriva, la pioggia che batte e il vento che soffia. Con l'ultimo Atto di Carlo Formigoni si indaga il lato oscuro degli uomini che toglie tutti i sogni, rendendo spesso crudeli e cinici come il protagonista il signor Rooney. 

 



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