Valle d'Itria

Asini, podoliche e cavalli murgesi nelle masserie di Crispiano

  • 31/05/2016
  • Maria Teresa Acquaviva
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Una visita alle masserie di Crispiano per conoscere le razze animali autoctone della Murgia dei Trulli, con Passaturi domenica 12 giugno.

Masseria Russoli dal 1985 è il Centro per la Conservazione del Patrimonio genetico dell'Asino di Martina Franca e attualmente qui si allevano  circa 90 esemplari di Asini.  Il centro è di proprietà della Regione Puglia e  amministrato dalla S.P.A. (Servizio Provinciale Agricoltura) di Taranto. La razza di Martina Franca è tra le più alte,  più solide e forse la più armonica tra le popolazioni asinine nel mondo,  molto usata in passato per la produzione mulattiera. Da qualche anno si cerca di rivalutare l'animale con nuovi utilizzi, primo fra tutti la produzione del latte d'asina, che notoriamente possiede le proprietà più simili a quello umano, per l'onoterapia e per il trekking turistico.

La Masseria Russoli, settecentesca,  tra le cento masserie nell'agro di Crispiano,  è inserita nel tipico contesto della Murgia dei Trulli, più precisamente nella fascia premurgiana che lentamente degrada verso la Piana tarantina. Qui il paesaggio boschivo murgiano, caratterizzato perlopiù da querce, lascia molto spazio a esemplari secolari di ulivi  e carrubi oltre a tutti gli arbusti della macchia mediterranea. Dalla masseria, quando il cielo è terso, si può ammirare a distanza il golfo di Taranto e oltre il promontorio del Pollino.

La Masseria Pilano (XVII secolo), non distante da Russoli e inserita nello stesso contesto paesaggistico.   La masseria è formata da un'elegante casa padronale impreziosita sul portale da decori rococò e da tutti gli ambienti tipici destinati ai servizi tra cui un trullo-pagliaio di notevoli dimensioni. Dal 2007 la masseria Pilano è anche agriturismo pur continuando nella primaria attività ossia quella di allevare capi di bestiame, in particolare le vacche podoliche e i cavalli murgesi, razze autoctone che si potranno ammirare nel corso della visita.

Entrambe le masserie sono ubicate nel Parco Naturale Regionale "Terra delle Gravine".

Masseria Mita, infine,  che risale al XVI secolo e fino al 1742 è stata un possedimento del Monastero di Santa Maria della Purità di Martina Franca.   Intorno i campi coltivati con recenti vigneti con sistema a spalliera da cui si producono diversi vini tra cui Negroamaro e Chardonnay;  anche gli uliveti, da cui l'azienda produce un eccellente olio di oliva extravergine. In un uliveto sopravvivono due spettacolari esemplari di ulivi millenari. Fino a qualche anno fa nell'azienda  si coltivavano ancora i cereali. Fa da sfondo al complesso masserizio la collina murgiana coperta da una varietà di arbusti della macchia mediterranea.

La Masseria Mita è stata un'importante stazione di una delle vie della transumanza,  che passava non distante. I pastori che qui giungevano con gli armenti e greggi sostavano qualche giorno prima di riprendere il viaggio.

La visita guidata si conclude a a masseria Mita  dove, accolti  dai padroni di casa Maria e Vincenzo, si consumerà una degustazione vegetariana con prodotti a chilometro zero.

Info
Accoglienza partecipanti alle ore 9.30 alla masseria Pilano (da Martina Franca SP 49; dalla SS 172 SP 48 e poi imboccare la SP 49). La puntualità è gradita per rispetto di tutti.
Ore 9.45 partenza per la visita guidata.
Tutte le mete si raggiungono con mezzi propri.
Abbigliamento comodo e "a cipolla", si consigliano cappello e acqua.
Contributo di partecipazione a persona  di 20 euro comprensivi di visita guidata e di degustazione. i bambini da 4 a 10 anni pagano 12 euro.
La prenotazione è obbligatoria al n.3205753268 entro, e non oltre, le ore 12 di sabato 11 giugno.
 



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