Valle d'Itria

Coperte ai balconi e fiori per il Corpus Domini a Martina Franca


Dopo 50 giorni dalla Pasqua in successione si celebrano la Pentecoste, la Santissima Trinità e il Corpus Domini. Quest'ultima è diventata la festa più importante della cristianità ovunque solennizzata con processioni e infiorate.

Il Corpo di Cristo viene portato in processione per le vie più rappresentative delle città in silenzio,  senza bande musicali, una presenza vera e viva, mentre i balconi vengono addobbati con drappi o coperte in segno di saluto e di devozione. L'origine della tradizione religiosa risale al XIII secolo in Belgio, prima nel 1208 con l'apparizione del Corpus Domini alla Beata Giuliana e poi con l'istituzione da parte della Chiesa nel 1246 della festa. In Italia bisogna arrivare al 1263 quando un frate, Pietro da Praga, in pellegrinaggio verso Roma per visitare le tombe dei martiri, passando da Bolsena nel Lazio, celebrò una messa nella piccola cappella dove erano custodite le spoglie della Santa Cristina. Mentre il celebrante sollevava l'ostia fu sopraffatto dal dubbio sulla veridicità del miracolo Eucaristico, ossia la trasformazione del vino e del pane in sangue e corpo di Cristo. Fu allora che dall'ostia cominciò a sgorgare sangue che intrise i paramenti sacri del frate e macchiò il pavimento della cappella. Subito il miracolo si diffuse in tutto il comprensorio al punto che Papa Urbano IV  si recò a Bolsena per acquisirne i paramenti sacri e le pietre macchiati di sangue. Si narra che la gente attese il corteo papale, diretto ad Orvieto, anche nelle campagne spargendo sulle strade profumati petali di fiori.
Nel 1964 Urbano IV, con la Bolla Papale
Transiturus de hoc mundo, istituì la festa del Corpus Domini e Bolsena divenne meta di pellegrinaggio. Per la  Chiesa è una ricorrenza importantissima, una festa di precetto,  in quanto si riconosce Corpus Domini la sua origine nella Comunione con Cristo, mentre nel Giovedì Santo l'istituzione dell'Eucarestia. In tutti i luoghi della Cristianità è una festa per la sua importanza molto sentita. Come molto sentito è il rito dell'addobbo dei balconi con coperte e drappi preziosi al passaggio della processione, su cui si fanno cadere petali di fiori, che si spargono anche sulle strade percorse dal corteo Sacro.

A Martina Franca da qualche anno si sta rivitalizzando, durante il Corpus Domini, la tradizione di appendere coperte ai balconi e di spargere petali di fiori. Un tempo fortunate si sentivano le famiglie che abitando sulle vie dove passava il corteo del Corpus Domini potevano addobbare i balconi delle proprie abitazioni,  in segno di saluto e di devozione religiosa. In genere si esponeva la cotre, la coperta più preziosa che si conservava in casa, una coperta da letto ricevuta in dono prima del matrimonio o ereditata dai genitori. Si tratta di una tradizione molto antica,  se si pensa che anche nell'antica Roma durante i cortei imperiali e le processioni religiose si esponevano dalle proprie abitazioni drappi e coperte preziose. Dunque la coperta esposta assume una doppia valenza sacra,  perché è dedicata al Corpus Domini e perché è un oggetto sacro per la famiglia, da custodire in quanto prezioso, ricevuto in dono e da lasciare in eredità.

I petali che si lasciano cadere dai balconi lungo il corteo perlopiù sono di rose, perché è il fiore primaverile e perché è simbolo di purezza. Anche a Martina Franca il corteo sacro parte dalla chiesa Madre, la Basilica di San Martino. Vi partecipano Associazioni di Volontariato, tutte le Parrocchie, tutte le Confraternite, i notabili di città e il popolo devoto. La disposizione è quella che si ripete da secoli. Naturalmente un posto importante è riservato al Corpus Domini, protetto nel prezioso ostensorio  e portato dall'Arciprete, circondato dai confratelli della Congrega del Santissimo Sacramento che recano il baldacchino. Al passaggio del Corpus Domini c'è un'atmosfera di rispettoso silenzio. La  processione attraversa alcune vie principali della città vecchia,  l'extramurale, per rientrare in chiesa. Sul sagrato della Basilica, infine, l'arciprete impartisce la benedizione mentre alcuni fedeli si inginocchiano o fanno l'inchino. Seguono inni liturgici, il Tantum Ergo Sacramentum, un inno liturgico composto da San Tommaso d'Aquino per la celebrazione del Corpus Domini. Anche un inno più popolare, T'adoriamo ostia divina.



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