Valle d'Itria

L'equinozio di primavera nella Cripta di San Nicola

  • 13/02/2017
  • Maria Teresa Acquaviva
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Passaturi  vi invita  domenica 12 marzo, nelle prime ore pomeridiane, a vivere un'esperienza emozionante nella chiesa rupestre di San Nicola di Casalrotto a Mottola: assistere al cammino che un fascio di luce compie, in un breve arco di tempo, soffermandosi nel suo culmine sul petto di San Nicola affrescato. La visita guidata, a cura di Maria Grottola, comprende altre due tappe: le chiese rupestri di Sant'Angelo e di San Gregorio.

Info
Accoglienza alle ore 14.30 davanti alla sede dell'Ufficio Turistico di Mottola, in Viale Ionio, angolo via Lucania, in corrispondenza della prima rotatoria che chi giunge da Taranto-Bari e da Noci-Martina.
La puntualità è gradita nel rispetto di tutti.
Partenza alle ore 15.00.
Abbigliamento: si consigliano scarpe basse.
Contributo a persona 8 euro comprensive di biglietti di entrata alle tre grotte e di visita guidata.  I bambini fino a 10 anni non pagano. Prenotazione obbligatoria al n.320.5753268 entro le ore 18, e non oltre, di sabato 11 marzo.

I luoghi
Lo storico dell'arte Cesare Brandi scrisse «di colpo mi sentii in Anatolia...» dopo aver visitato la chiesa rupestre di San Nicola di Casalrotto. La stessa chiesa è stata in seguito definita  "La cappella Sistina in rupeper la preziosità dei numerosi affreschi che la adornano.  Si tratta di un santuario medievale sito  in prossimità del Casale rupestre di Casalrotto di Mottola.  Scavato nel tufo, trinavato e con iconostasi che ricalca modelli bizantini. In un sott'arco proprio sull'iconostasi un palinsesto mostra due immagini sovrapposte del Santo titolare della chiesa, Nicola di Myra,  una risalente all'XI secolo e l'altra al XIII di cui rimane solo la parte superiore del Santo.  Nel periodo equinoziale di primavera, precisamente nei giorni 12 e 13 marzo,  San Nicola viene illuminato da un fascio di luce, che entra da  un foro  circolare ben visibile all'esterno della chiesa, in una nicchia a destra dell'ingresso. Ritenuto una semplice apertura di areazione,  potrebbe invece essere considerato un vero e proprio foro gnomonico, da cui la luce, proiettata durante gli equinozi primaverile e autunnale,  illumina, nel suo culmine, proprio l'immagine di San Nicola, quella più antica, centrandone proprio il cuore, particolare  che fa supporre la dedicazione della chiesa al Santo già nell'XI secolo.

Questo fenomeno può essere considerato una ierofania, ossia una manifestazione del sacro, indotta dagli architetti medioevali che ben conoscevano le leggi della gnomonica, ovvero dell'arte di costruire orologi solari.  Lo scopo era di aumentare l'atmosfera di sacralità nella chiesa e la devozione dei fedeli.  Fu Maria Grottola, guida turistica,  già nel 2008 ad accorgersi del fenomeno in uno dei suoi tanti sopralluoghi.  Nel 2014, nelle ore pomeridiane del 12 e 13 marzo, un gruppo di studiosi, condotti dal Professore Domenico Caragnano,  monitorando il fenomeno constatò che il cerchio luminoso, proiettato dal foro gnomonico,  si posava sul cuore di san Nicola alle 17.08 per poi proseguire nel suo cammino fino a  scomparire.  La chiesa di San Nicola conserva altri interessanti affreschi:  la  Déesis (compendio del Giudizio Universale),  Santa Parasceve, il Transito di san Giovanni Evangelista, San Pietro, San Giorgio e San Michele Arcangelo.

Seconda tappa dell'escursione è la chiesa di Sant'Angelo, presso Casalrotto, a tre navate e a tre absidi, impostata su due piani, con quello inferiore a chiara destinazione funeraria per la presenza di sei tombe.  Terzo sito da visitare è la chiesa rupestre di San Gregorio, a pochi passi da Mottola, tra gli esempi più raffinati di architettura sacra scavata. La chiesa, a croce greca inscritta, è trinavata  con pilastri che presentano capitelli finemente decorati. Nell'abside centrale campeggia l'affresco di un maestoso Pantrocratore, databile alla fine del XII secolo, dallo sguardo ieratico e che è stato paragonato, nei suoi tratti stilistici, al Pantocratore del Duomo di Monreale.

 

 



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