Valle d'Itria

Magiche atmosfere nei vicoli di Cisternino

  • 25/03/2014
  • Maria Teresa Acquaviva
  • Hiking
  • 0

Cisternino appare abbarbicata su un colle i cui pendii sono stati sapientemente terrazzati, addolcendo il naturale affaccio panoramico sull'incantevole Valle d'Itria.

Giunti in Piazza Garibaldi si può contemplare il paesaggio della Valle dei Trulli dall'alto del terrazzo della Villa comunale.Sulla Piazza Garibaldi s'impongono i due vetusti monumenti di  Cisternino, la Torre Grande, o Normanna, e la Chiesa Madre,  dedicata a san Nicola la cui statua domina la città, però, dall'alto  della Torre. Un tempo qui c'era la Porta Grande, un'imponente  architettura che univa i due monumenti, porta che fu abbattuta  nell'Ottocento quando alla Torre fu aggiunto un avancorpo porticato  e si ricostruì la facciata della Chiesa di San Nicola nelle attuali forme  neoclassiche. La chiesa all'interno conserva motivi architettonici  romanico-gotici; tra le opere rilevanti c'è un gruppo scultoreo di  Stefano da Putignano,La Madonna del Cardellino, opera alta del  Rinascimento pugliese. Sotto la chiesa è possibile visitare il sito  archeologico della primitivo luogo di culto e la chiesetta del Purgatorio.

Alle spalle della Torre Grande è sito il Palazzo Vescovile, sede dei vescovi di Monopoli, che a fasi alterne ebbero il potere feudale della città, conteso con feudatari laici. Qui si prosegue nel rione Bère Vecchie, seguendo tortuose vie e passando davanti ad alcuni palazzi gentilizi, Soleti, Devitofranceschi e la Gravinese. Da Via Alfieri e Via Regina Elena poi ci si immette in Piazza Vittorio Emanuele II, un salotto urbano specialmente d'estate quando diventa teatro per eventi a cui assitere comodamente seduti e gustare le specialità locali, offerte dai bar e dalle bracerie, sotto la Torre dell'Orologio che tutto sovrasta scandendo il tempo.

Dalla piazza si diramano vari percorsi seguendo i quali si scopre la trama labirintica della città vecchia, la stessa degli altri paesi della Murgia, per scoprire altri rioni quali U Pantèn, L'isule, Scheledd e U Bùrie. Colpiscono, passeggiando nella città vecchia, particolari archi di passaggio con i tetti voltati a stella, dove si trovano antiche fontane urbane, luoghi dove si sostava per riempire l'acqua; forse per questo spesso vicine ci sono nicchie votive con immagini o statue di santi cari al popolo a cui non mancano fiori freschi. Dalla Piazza V. Emanuele, seguendo via Santa Lucia, si può visitare l'omonima chiesetta di origine medievale, con un bell'altare barocco all'interno; superata la chiesa si giunge alla Porta Piccola, l'unica Porta superstite.

Adiacente alla Porta si trova l'ex Palazzo del Governatore (XIV secolo), che si sviluppa in altezza come una torre, ingentilito da due archi decorati che danno luce rispettivamente a due ballatoi. Dalla porta Piccola in Piazza Mazzini, quando il cielo è terso, volgendo lo sguardo verso la campagna, è possibile scorgere il mare Adriatico. A sinistra per Via La Fiera attraversando un arco di passaggio si giunge in Corso Umberto, fuori le mura dove appare la bella facciata tardo barocca della Chiesa di San Cataldo.

Proseguendo fino in fondo a Corso Umberto si giunge in Piazza Marconi dove si visita la Chiesa di Cristo o Chiesa Nuova a pianta centrale con cupola, un rimando all'architettura del Pantheon in miniatura. Se si è stanchi qui si può sostare sulle panche della piazza e ammirare da un'altra visuale la Valle d'Itria. Vicino non perdetevi la Torre del Vento edificata insieme ad altre torri nel periodo angioino, per fortificare la città.

Da qui si può proseguire sull'extramurale e superata la Chiesa Madre è  bello risalire il cosìdetto Ponte della Madonnina dove si trova  un'altra torre angioina, la Torre Amati, luogo ideale per fermarsi e  ammirare di nuovo l'incantevole panorama di tutta la Valle d'Itria,  meglio se al calar del sole con il cielo che si tinge di rosso-arancio.  Continuando su via Quirico si giunge alla Chiesa dei SS. Quirico e Giulitta, protettori meno principali di Cisternino. Quirico per tradizione salvò la città  dalla peste. All'interno da ammirare è l'altare centrale in pietra  policromata, dalla scenografia barocca, dove campeggia la tela  raffigurante il martirio di san Quirico e di santa Giulitta, la madre.  Qui nel belvedere della pineta può terminare il bel giro, sostando su un'altro balcone naturale sull'incantevole Valle d'Itria.

Durata: 2 ore circa.
Su richiesta è possibile abbinare una degustazione finale di prodotti locali.
Per prenotare scrivere a info@passaturi.it o telefonare a 320.5753268.



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